Souther

Da Hokuto No Wiki, l'enciclopedia libera del mondo di Hokuto.
(Reindirizzamento da サウザー)
Salta a: navigazione, cerca
Souther(サウザー)
Souther nell'anime
Profilo
Occhi blu
Capelli biondi (bianchi in alcune versioni)
Altezza 185 ㎝
Peso 100 kg
Anno nascita(*) n/a
Scuola Nanto Hōō Ken
Altri nomi Sauzer, Sauza, Thouther, Southern
Pseudonimi Sacro Imperatore, Seitei
Parenti nessuno conosciuto
Parenti adottivi nessuno conosciuto
Maestro/Tutore Ōgai
(*): Non ufficiale, riferito al Gioco di Ruolo

Biografia

Souther è il successore della scuola Nanto Hōō Ken (Colpo del Sud della Fenice), è legato alla stella Shō-sei, la stella del comando o dell'Imperatore, nota anche come Kyoku-sei (Stella polare) o Nanto Jūji Sei (Stella a croce). E' il più potente dei sei pugni sacri di Nanto: le altre cinque stelle Nanto brillano della luce riflessa della stella dell'Imperatore.

Souther fu abbandonato quando era un bambino e venne adottato dal precedente successore della scuola Nanto Hōō Ken, Ōgai, che si occupò di crescere e di addestrare il trovatello durante la sua giovinezza.

L'ultimo allenamento prevedeva che Souther venisse bendato e attaccato da un altro guerriero. A insaputa del giovane, il guerriero misterioso era proprio Ōgai che viene colpito fatalmente dal giovane Souther. La tradizione della scuola Nanto Hōō Ken prevedeva infatti che il nuovo successore potesse definirsi tale solo dopo aver ucciso il precedente maestro. Questa regola del Nanto Hōō Ken, avvicina questa scuola all'Hokuto Shin Ken, poichè trasmessa in linea diretta ad un solo successore.

Questa terribile legge fu però impossibile da comprendere per il giovane Souther che, straziato dal dolore per la morte del padre/maestro Ōgai si dichiarò nemico dell'amore, la vera causa del dolore delle persone.

Dopo la catastrofe nucleare si annunciò al mondo come Seitei (Sacro Imperatore) e costruì un regno che controllava col terrore. Schiavizzò addirittura moltissimi bambini, incaricati di costruire la gigantesca piramide a forma di croce chiamata Seitei Jūji Ryō (Mausoleo a croce del sacro imperatore) in onore del maestro di Souther, Ōgai.

Ten No Haoh

Mentre il dominio dell'imperatore era in piena ascesa si scontrò con l'altro grande regno costruito dopo la catastrofe post atomica, quello di Raō. Con la complicità di Yuda della Stella del Tradimento, Souther tentò di strappare a Raō il suo quartier generale, ma questo tentativo fu sventato dagli abili collaboratori del Ken-oh. Nonostante tutto, i due dominatori erano destinati a incrociare i pugni.

Souther, forte del suo segreto, viene comunque messo in difficoltà dall'enorme forza di Raō, che riuscì a provocare una grande perdita di sangue nel corpo del Seitei, senza però riuscire a evitare che quest'ultimo gli disegnasse una croce di sangue sul petto. L'intenso scontro finì in parità, con i due avversari a stipulare un patto temporaneo.

Hokuto No Ken

In opposizione al nuovo regime di Souther, Shū, maestro del Nanto Hakurō Ken, organizzò una resistenza per fermare il dominio di Souther e assieme a Kenshirō combattè per liberare i villaggi assoggettati al Sacro Imperatore.

Nemmeno la tecnica dell'Hokuto Shin Ken poteva sconfiggere Souther. Il suo corpo infatti nascondeva un segreto; il suo cuore si trovava alla destra del suo corpo e quindi tutti gli tsubo risultavano invertiti. In un primo scontro con Kenshirō infatti il successore di Hokuto non solo ha la peggio, ma viene letteralmente umiliato dal Sacro Imperatore, che con la tecnica Kyokusei Jūji Ken stampò due croci di sangue sul petto dell'avversario, in pochi minuti ridotto in ginocchio. Le truppe dell'Imperatore quindi catturarono Kenshirō, che però sarà liberato dal giovane Shiba, figlio di Shū che sacrificandosi consente a Kenshirō di salvarsi.

Mentre Kenshirō era ancora convalescente, le truppe del Seitei scovarono il nascondiglio del piccolo esercito rivoltoso di Shū, che venne facilmente sconfitto da Souther, che fece meschinamente leva sui buoni sentimenti del maestro del Nanto Hakurō Ken. Ma un grido partì dal cuore di Shū: "Kenshirō!".

Shū avrà quindi l'onore, ovvero il supplizio, di depositare l'ultima pietra sulla Sacra Piramide a Croce dell'Imperatore. Giunto faticosamente in cima alla Piramide, l'eroe venne bersagliato da numerose frecce e Kenshirō, ridestatosi grazie al grido di Shū, non potè far altro che assistere alla sua morte. Il colpo di grazia fu una lancia scagliata da Souther nel petto del generale cieco, al quale però in ultimo il cielo ridonò la vista, permettendogli di vedere il volto Kenshirō, il suo sguardo triste, che tanto aveva in comune con quello di Shiba.

Questo toccante momento venne interrotto dal cedere delle forze di Shū, che finì schiacciato dalla cuspide della Piramide dell'Imperatore, in una morte tremendamente scenografica e incredibile.

Ed ecco che ha inizio uno dei combattimenti più spettacolari dell'intera saga, sull'infinita gradinata della Piramide. Un furente Kenshirō esplose in una scarica di colpi diretti agli tsubo di Souther, ovviamente senza effetto, finchè, con una mossa incosciente e avventata, non riuscì a scoprire il segreto del corpo dell'Imperatore. A questo punto, i due combattenti ricorsero alle loro mosse più potenti: Tenshō Jūji Hō, il volo della Fenicie, tecnica ultima della scuola di Souther, e Tenha Kassatsu, una delle tecniche più arcane e spettacolari dell'Hokuto Shin Ken. Ebbe la peggio Souther, alla fine sconfitto e graziato da Kenshirō con un colpo pietoso che non provoca dolore, Hokuto Ujō Mōshō Ha: il condottiero di Hokuto capì il conflitto interiore di Souther, e così facendo concesse all'Imperatore decaduto di morire presso la salma dell'antico maestro Ōgai. Souther, con gli occhi ebbri di lacrime, si avvicinò alla salma di Ōgai, pregandolo di regalargli ancora un po' di affetto.

Con la sconfitta del Seitei crolla anche la monumentale Piramide, ancora imbevuta del sangue di Shū.

Stile di Combattimento

Il Nanto Hōō Ken era il più letale di tutti gli stili di Nanto: esso infatti veniva trasmesso ad un solo successore. La tecnica di Souther rifletteva il suo destino di Imperatore: lo stile della Fenicie di Nanto non aveva bisogno di posizioni di difesa perchè disponeva di un'avanzata schiacciante. Souther oltre all'immunità contro l'Hokuto Shin Ken poteva anche contare su una rapidità fuori dal comune, ancor più degli altri pugni sacri.

Una delle tecniche più tipiche e letali dello stile della Fenicie era Kyokusei Jūji Ken, un colpo micidiale e velocissimo, in grado di piegare facilmente anche Kenshirō, che consisteva nell'effettuare un taglio a forma di croce sul petto dell'avversario.

Quando però l'Imperatore si trovava davanti a un avversario riconosciuto di pari valore, ecco che Souther ricorreva alla Tenshō Jūji Hō, le tecnica ultima della scuola: l'unica tecnica del Nanto Hōō Ken che prevedeva una posizione di difesa era una tecnica incredibile in grado di trovare il migliore compromesso tra attacco e difesa. Souther "volava" velocissimo, talmente veloce da non poter essere colpito e da poter passare attraverso l'avversario, che rimaneva privo di difesa e impossibilitato ad attaccare un nemico che si muoveva così velocemente.

Personalità

Souther era certamente il più individualista di tutti i personaggi di Hokuto No Ken. Sconvolto dalla sua infanzia, non riuscì mai a superare il dolore per la scomparsa dell'amato maestro. Souther quindi decise di rifiutare l'amore e i sentimenti in ogni forma, perchè li riteneva solo portatori di dolore, indossando una veste di crudeltà.

Infatti Souther compì innumerevoli atti di malvagità, voleva in qualche modo cercare di cancellare per sempre quel dolore per la scomparsa di Ōgai che ancora lo tormentava. Per questo motivo fece costruire l'imponente Seitei Jūji Ryō, il Mausoleo a Croce del Sacro Imperatore, che, contenente la salma del maestro Ōgai, doveva essere anche la simbolica tomba dei sentimenti dell'Imperatore.

L'Imperatore si contraddistingueva anche per una fortissima sicurezza di sè, che era inequivocabilmente legata al destino della sua stella e che aveva un diretto riflesso nella tecnica di combattimento, priva di difesa perchè superiore a tutte le altre tecniche in quanto propria del dominatore. Oltre a vantare una potente tecnica, la disposizione degli organi al contrario (e quindi la posizione invertita di tutti gli tsubo) gli garantiva una quasi totale immunità contro le arti del temibile Hokuto Shin Ken. La ferrea sicurezza di Souther nel combattimento trovava espressione diretta nel sorriso perennemente sulle sue labbra: amava, sentendosi il migliore, prendersi gioco degli avversari che gli si paravano davanti. Fu anche questa innata convinzione di superiorità che portò l'Imperatore a costruire un monumento per la sua gloria, il Mausoleo a Piramide.

La sicurezza e la determinazione del Seitei non vennero mai a meno, nemmeno quando, privato dell'uso delle gambe da Kenshirō, si ritrovò con le spalle al muro. L'ultimo attacco di Souther fu carico di determinazione, ma portato da un corpo ormai sconfitto, così che a Kenshirō non restò altro che infliggere a Souther il colpo di grazia.

L'Hokuto Ujō Mōshō Ha finale di Kenshirō non solo sconfisse definitivamente il Sacro Imperatore ma anche ruppe la maschera che egli portava dall'età di ragazzo, quando inconsapevolmente uccise l'amato maestro. Souther non riuscì mai a superare e dimenticare il dolore di quella perdita, ma la pietà del successore di Hokuto gli fece capire come i sentimenti portino prima di tutto gioia oltre che dolore, gioia che, nel cuore di Souther, si materializzò nei ricordi della sua infanzia. Solo poco prima di morire Souther capì l'importanza dell'emozione nell'animo umano, e colse la consapevolezza dell'inutile gloria che andava prima ricorrendo cercando di dimenticare lo strazio della perdita di Ōgai. Ed ecco che l'Imperatore, con le ali ormai spezzate, andò a concludere la sua esistenza presso il maestro che aveva spiritualmente ritrovato.


Nanto | Nanto Rokusei Ken Croce di Sangue di Nanto
Shin (Nanto Koshū Ken) | Rei (Nanto Suichō Ken) | Yuda (Nanto Kōkaku Ken) | Shū (Nanto Hakurō Ken) | Souther (Nanto Hōō Ken) | Julia (Nanto Rokusei Ken Saigō no Shō)